Questione di cornici.

Posted by on Mag 9, 2011 in Gli Articoli di Ispirazione, Azione e Passione | 5 comments

Quale significato dare alle cose?Questa settimana parliamo di cornici di significato… che cosa sono e a che cosa servono?

Tutto ciò che viviamo, qualsiasi esperienza, viene filtrata dal nostro sistema di valori, dalle nostre credenze e dal nostro vissuto, mentre viene da noi interiorizzata. Vi faccio un esempio: se da piccoli, siete stati morsi o anche solo spaventati da un cane, è molto probabile che avrete interiorizzato quell’esperienza legandola ad una serie di significati negativi (paura, i cani sono pericolosi, pericolo …). Allo stesso modo se fin da piccoli avete familiarizzato con l’acqua e vi siete divertiti da matti ad immergervi in piscina o a nuotare nel mare, è molto probabile che legati all’esperienza del nuoto, per voi vi siano significati quali nuotare è divertentein acqua mi sento perfettamente a mio agiosicurezza, tranquillità, ….

Spesso quando viviamo eventi traumatici o negativi nella nostra vita, il reale problema non è mai l’evento stesso, bensì le cornici di significato che abbiamo legato ad esso: ciò che il ricordo di quell’evento ci scatena, i nostri pensieri in proposito, le sensazioni che proviamo, le emozioni che ci suscita anche solo pensare a quel momento o a quell’esperienza. Tutto questo crea come uno strato che si lega inconsapevolmente intorno all’evento ‘X’: potete immaginare questo evento come l’immagine di un quadro, mentre i significati che gli avete dato sono la cornice (frame in inglese) intorno al quadro stesso.

Per migliorare la qualità della nostra vita abbiamo bisogno di fare un controllo di qualità sulle nostre cornici di significato e modificare quelle che non sono ne’ utili ne’ tanto meno funzionali per noi.

Una partecipante durante uno dei miei corsi mi raccontò che non riusciva a mantenere fede alle promesse che faceva a se stessa, soprattutto quando queste riguardavano una lista di cose da fare o di impegni da assolvere. Si iscriveva in palestra, programmava di andarci due volte alla settimana, ci andava per un po’ ma, poi, smetteva. Oppure faceva il planning della settimana ma, alla fine, non portava mai a termine il programma che si era fatta, e così via. Parlando insieme, abbiamo scoperto che dietro all’idea di impegno, lei aveva legato significati tipo obbligo, peso, costrizione, oppressione. ‘“Quando mi impongo di fare qualcosa o di mantenere fede ad un impegno, allora vuol dire che non sono più libera e per me la libertà è una cosa troppo importante” – mi disse. Ecco cosa c’era dietro a quello che apparentemente si poteva pensare essere una mancanza di motivazione. In realtà, se lei avesse seguito il programma previsto per la settimana o fosse andata in palestra il lunedì e il giovedì come deciso, ciò avrebbe significato non essere più una persona libera, ed essere invece una persona costretta ad obbedire a una serie di obblighi. Ovviamente tutto questo sarebbe andato contro il suo valore più importante, la libertà. Se non avessimo avuto quella chiacchierata illuminante, le sue cornici di significato avrebbero, con molta probabilità, continuato a condizionare la sua vita e soprattutto a sabotare la sua capacità di tenere fede agli impegni presi.

Ecco perché è importante svolgere un costante ed accurato controllo di qualità e portare consapevolezza sulle cornici di significato che abbiamo dato agli eventi: solo così possiamo provvedere a modificarli scegliendone di più utili. Pensare “quando tengo fede ai miei impegni mi sento libero/a” piuttosto che “libertà è essere liberi di scegliere e quando scelgo di fare ciò che programmo sono libero/a di portare a termine gli impegni presi e raggiungere i miei obiettivi”, porterà la persona a vivere un’esperienza di ‘impegno’ totalmente differente da quella descritta sopra.

Quali sono le vostre cornici di significato? Come avete ‘incorniciato’ gli eventi della vostra vita? Avete messo cornici utili e funzionali, oppure no? In questo ultimo caso, che cosa avete bisogno di pensare, fare, dire, e provare a fare di diverso, per liberarvi dei condizionamenti e cambiare?

Buona Vita!

5 Comments

  1. Ciao Piergiorgio, l'idea non è che invertendo i fattori con semplicità si ottiene il risultato voluto, ne tanto meno fingere di cambiare. Hai ragione quando dici che la direzione che scegliamo non è lasciata al caso: infatti siamo noi che scegliamo i nostri pensieri, i nostri stati d'animo e le nostre azioni, e lo facciamo ogni giorno. Ciò che crediamo delle esperienze che viviamo e i significati che diamo ad ogni singolo avvenimento che interiorizziamo, possono però aiutarci a rendere la nostra vita migliore, oppure no: la scelta è solo nostra! Il concetto di 'cornici di significato' ripreso dalla Neuro-Semantica (l'evoluzione più recente della Programmazione Neuro-Linguistica) può essere molto utile per capire che il problema non è mai l'evento X che viviamo, come ho scritto nel post che hai letto, ma i significati che ci sono dietro, quelli che abbiamo legato all'evento stesso. E' come la storia dei due uomini che vengono mandati nel deserto a vendere scarpe: uno crede che l'impresa sia impossibile visto che nessuno indossa scarpe nel deserto mentre l'altro afferma 'Nessuno indossa scarpe? Ottimo… è un mercato totalmente inesplorato nel quale le possibilità sono illimitate!'. In questa storia i i fattori restano uguali per entrambi gli uomini (vendere scarpe – nel deserto) ma le loro cornici di significato li porteranno a vivere la stessa avventura in maniera nettamente differente. Siamo sempre noi che scegliamo cosa credere, come vivere e che posto dare ai fattori per noi importanti. Buon Anno anche a te Piergiorgio e grazie per avermi scritto!

  2. Mi pare che la tua sia una lettura del paradosso.Dimmi se sbaglio.La vita nn e' sempre così semplice,che basta invertire i fattori…e con semplicita' si ottiene il risultato voluto.la cosa mi pare ben piu' complessa.Possiamo fingere,che cambiando leggermente si cambia molto,ma la sostanza che porta le persone in una direzione anziche' un'altra,e' sempre ben preordinata e decisa a priori e nn lasciata al caso solamente di fattori nel posto errato.Nn so' se mi son spiegato ma cmq ne avro' piacere di essere ben piu' esaustivo nel prossimo.Ciao e Buon Anno Erica.

  3. Assolutamete sì! Grazie a te!

  4. Cara Annie,grazie per questa tua condivisione! Quello del bianco o nero in PNL è anche chiamato Meta-programma O …O Un ottimo modo per cambiarlo è sostituirlo con E… E Possiamo invece di dirci che O cambiamo velocemente e subito O è meglio rimanere dove siamo, dirci E mi do il permesso di cambiare E accetto i piccoli cambiamenti che sono in grado di fare. Ogni giorno è una nuova ed entusiasmante nuova conquista!Un abbraccio,Erica

  5. Ciao Erica! Le cornici di significato sono davvero pericolose! Per quanto mi riguarda io ho sempre visto tutta la mia vita sotto la cornice bipolare: o tutto bianco o tutto nero! E se imparassi a rompere questa cornice sarei più felice…come pensare di essere un LEONE sulla MURAGLIA CINESE! Tutta un'altra vita!

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