Il rilascio della rabbia e il perdono secondo Louise Hay

Posted by on Nov 23, 2011 in Gli Articoli di Ispirazione, Azione e Passione | 0 comments

Lo scorso weekend ho tenuto il Corso Ufficiale Louise Hay Ama te stesso – Guarisci la tua vita per la prima volta a Vicenza, la città in cui vivo. E’ stata un’emozione grandissima e un’occasione davvero incredibile per lavorare con un bellissimo gruppo di persone desiderose di migliorare la qualità della loro vita!

Tra i corsi che tengo, quello di Louise Hay è sicuramente quello a cui sono più affezionata perchè è lo stesso con cui anch’io ho iniziato anni fa il mio percorso di crescita personale. Sono due giorni di intenso lavoro emozionale, fisico, mentale e spirituale nei quali le persone hanno la possibilità di conoscere in maniera più approfondita la filosofia di Louise Hay, portare consapevolezza sulle proprie credenze limitanti, entrare in contatto con il proprio bambino interiore, imparare ad esprimere in maniera ecologica sentimenti quali la rabbia, la paura, il senso di colpa e il risentimento, capire i propri modelli familiari e lasciare andare tutto ciò che non è più utile (credenze, comportamenti e stati d’animo), lavorare con le affermazioni e molto altro ancora. Tra i temi che si affrontano nei 2 giorni di corso, quello della rabbia e del perdono è sicuramente quello che suscita sempre più domande e curiosità.

Come si può perdonare qualcuno che ci ha fatto soffrire? Se lo facessimo, significherebbe forse condonare il suo comportamento? Come possiamo dimenticare ciò che è stato?

Il rilascio della rabbia e il perdono secondo Louise Hay

In realtà il perdono è un processo molto complesso che comprende varie fasi. Perdonare non significa certo condonare il comportamento sbagliato di qualcuno, significa essere in grado di lasciare andare il carico emotivo legato ad un determinato evento e/o persona. Significa smettere di riproiettare nella nostra mente i soliti vecchi film e darci la possibilità di vivere nel presenta e non più nel passato. Significa fare un dono prima di tutto a noi stessi, sì.. perchè il per-dono ci rende finalmente liberi! A volte diciamo “Ma io l’ho perdonato/a oppure “Io non ho assolutamente nulla contro di te, per me va tutto bene” e poi ci basta una parola percepita male o un qualsiasi comportamento da parte di qualcun altro per farci reagire in maniera esagerata. Possiamo ripeterci più e più volte “Ti perdono per….” pensando che così facendo sia possibile lasciare andare e perdonare ma, in realtà, se ci limitiamo a dircelo solo con la mente (e quindi razionalmente) non basta! Così facendo, la parte emozionale legata all’evento o alla persona non ha modo di esprimersi e resta lì, dentro di noi, pronta a venire a galla quando meno ce lo aspettiamo. Quello che abbiamo bisogno di fare, invece, è lasciare venire a galla le emozioni e il dolore passato esprimendoli in maniera ‘ecologica’.

Nel Corso Ufficiale Louise Hay c’è un esercizio molto potente, fatto sotto forma di meditazione, nel quale ogni partecipante ha non solo la possibilità di riconoscere e liberare la rabbia nei confronti di 3 persone della propria vita, ma ha anche l’opportunità di lasciare andare il risentimento e il senso di colpa verso se stesso, sfogando le proprie emozioni anche fisicamente, prendendo a pugni un cuscino come insegna Louise. Un esercizio davvero poderoso nel quale si ha la fantastica opportunità di esprimere mentalmenteverbalmente, emozionalmente e fisicamente tutte le emozioni ‘non funzionali’ che ci portiamo dentro (rabbia, senso di colpa, paura, risentimento) che a lungo andare si possono rivelare anche molto dannose. Devo dire che questo esercizio l’ho sperimentato più volte quando ho frequentato il Corso Ufficiale da partecipante, ma senza la parte di sfogo verbale e fisico, quindi semplicemente immaginando di parlare con le persone verso le quali provavo rabbia mentre piangevo distesa per terra. Invece, durante il corso di formazione per diventare Insegnante Certificata Louise Hay, me l’hanno fatto sperimentare proprio come inizialmente Louise Hay l’aveva ideato e lo faceva fare nei suoi corsi, quindi con l’aggiunta della parte verbale (esprimendo realmente a voce alta ciò che provavo) e fisica (muovendomi con il corpo e prendendo a pugni il cuscino), ed è stato allora che ho avuto veramente la possibilità di lavorare ad un livello ancora più profondo, riconoscendo l’elevato valore dell’aggiunta in questo esercizio anche della parte fisica e verbale. Ed è proprio dopo aver sperimentato questo esercizio in diverse varianti, che ho deciso di farlo vivere in questo modo anche ai miei partecipanti ai corsi, rimanendo fedele a come Louise Hay l’ha sempre condotto anche nei suoi gruppi.

Il processo del perdono comprende, più o meno, le seguenti fasi:

  • vivere un evento iniziale che per un qualche motivo ci scatena rabbia o rancore;
  • riviverlo nella nostra mente più e più volte, provando rabbia e/o risentimento;
  • riviverlo di persona in situazioni simili (può essere con la stessa persona o con persone differenti);
  • comprendere che cosa ha significato per noi ciò abbiamo vissuto, comprendere la ferita che abbiamo dentro di noi;
  • mettersi nei panni del nostro bambino interiore (che cosa ha vissuto, come si è sentito, cosa ha visto e percepito, cosa si è detto in quel momento – e che cosa continua a vedere/sentire/percepire/dirsi oggi);
  • accettare, nel senso di riconoscere ciò che è stato (posso riconoscere che mi sono sentito accusato ingiustamente quando dal mio punto di vista non lo meritavo, e questo non significa che accetto quello che mi è stato detto o fatto condonando il comportamento altrui. Significa semplicemente che ora riconosco qual è stato il vero problema, riconosco la mia percezione di quel momento, di ciò che ho vissuto/visto/sentito, ecc.);
  • perdonare nel senso di lasciare andare il carico emotivo legato a quell’evento. E questa è sicuramente la fase che abbiamo bisogno di attraversare e ripetere più volte perché, così facendo, ci diamo la possibilità di ‘sbucciare tutti gli strati della cipolla’ ed arrivare al vero cuore del problema, lavorando ad un livello sempre più profondo. Per farlo Louise Hay consiglia esercizi come quello di prendere a pugni un cuscino, urlare in macchina (ovviamente non mentre stiamo guidando! ma da fermi, in un posto isolato dove nessuno può sentirci), urlare in un guanciale. correre o fare sport, oppure guardarsi allo specchio immaginandoci di parlare alla persona con la quale siamo arrabbiati dicendole ciò che non riusciamo a dirle direttamente.

Sicuramente non è un processo facile, ma è una grande opportunità per toglierci di dosso il peso del passato, perdonare gli altri e, soprattutto, fare un grande regalo prima di tutto a noi stessi. Non possiamo certo cambiare ciò che è stato, ma possiamo sicuramente lavorare per cambiare la nostra percezione di ciò che abbiamo vissuto allora. Riuscire a perdonare completamente qualcuno è forse la lezione più difficile che siamo chiamati ad imparare in questa Vita ma, come dice il Dalai Lama, “se non perdoniamo per amore, facciamolo almeno per egoismo!“.

Scopri le prossime date del corso ufficiale Louise Hay “Ama te stesso – Guarisci la tua Vita”.  Se vuoi avere maggiori informazioni e richiedere la locandina del corso, contattami!

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