Cosa può insegnarci la morte di un animale… un tributo al mio amato Teddy!

Posted by on Mar 29, 2011 in Gli Articoli di Ispirazione, Azione e Passione | 25 comments

Nelle precedenti due settimane non ho più scritto articoli nel Blog. Teddy, il mio Westy di quasi 14 anni è morto: aveva un tumore e nel giro di poco tempo abbiamo dovuto fargli la puntura per evitare che soffrisse inutilmente. E’ stato per me e la mia famiglia un momento davvero molto doloroso: scegliere di fargli l’eutanasia non è stata assolutamente una scelta facile!

Chi di voi ha o ha avuto un animale, sa di che cosa parlo…

Eppure, anche nei suoi ultimi istanti di vita, Teddy mi ha insegnato l’amore incondizionato, l’accettazione e la fiducia. Non è mai facile quando ci troviamo a vivere un’esperienza indesiderata. Quando ho saputo che Teddy stava male ho realizzato che, prima o poi, avrei dovuto vivere un forte cambiamento: avrei dovuto lasciarlo andare, accettare la sua morte e vivere la mia vita senza di lui. Non lo avrei più avuto vicino fisicamente, non avrei più potuto abbracciarlo, giocare con lui, portarlo a fare lunghe passeggiate come avevamo sempre fatto. Avrei potuto vederlo solo nella mia mente e mantenerlo vivo nel mio cuore e nei miei ricordi. Qualche giorno prima che morisse, mi sono più volte chiesta: “Come posso fare? Dove trovo il coraggio di lasciarlo andare? Come posso imparare a vivere senza di lui dopo che è stato con me per quasi 14 anni? Come farò a rielaborare questo grande dolore?”. Ero così confusa… tutto era accaduto in maniera così veloce che mi sembrava di non avere avuto abbastanza tempo per realizzare ciò che stava accadendo. Se pensavo al passato e a tutto quello che avevamo condiviso insieme, mi assaliva una tristezza e una malinconia senza pari. Se pensavo al futuro mi sembrava di impazzire, non sapevo cosa sarebbe successo e come avrei fatto a vivere senza di lui. L’unico momento in cui non soffrivo era il momento presente: se controllavo la mia mente e mi allenavo a riportarla dolcemente al momento presente, riuscivo a godermi ogni istante e a non stare male. Ho ricorso più volte all’uso di questa strategia negli ultimi giorni prima dell’eutanasia e anche nei giorni immediatamente successivi alla morte di Teddy, e questo mi ha molto aiutato a non cadere in ‘loop negativi’ crogiolandomi troppo in sentimenti di angoscia, paura e sofferenza, e a concentrarmi sul fine del dolore che stavo provando. Che cosa mi sta dando l’occasione di imparare tutto questo? – mi sono chiesta più e più volte. La risposta è stata: l‘accettazione e la fiducia. Per me queste due cose sono strettamente legate. Riesci ad accettare ciò che non puoi cambiare quando capisci che c’è sempre un motivo per cui le cose accadono, qualunque esse siano. Bisogna avere fiducia che tutto accade per il nostro bene e che siamo al sicuro, sempre. La Vita si prende cura di noi e ci accompagna anche nei momenti di forte dolore, lo fa dandoci la possibilità, attraverso quello che ci succede, di imparare qualcosa di nuovo e di superare le nostre paure e i nostri limiti. Ho imparato ad avere fiducia che tutto stava accadendo per il bene mio e anche per quello di Teddy: non era giusto che lui soffrisse inutilmente. Aveva vissuto una vita ‘da re’, amato e coccolato da me e dalla mia famiglia per quasi 14 anni ed ora era arrivato il momento di lasciarlo andare.

La sera della sua morte ho aperto a caso il libro di Louise Hay ‘Meditazioni per guarire la tua Vita’: cercavo qualche parola di conforto e la Vita mi ha parlato proprio attraverso le pagine di questo libro, perché qui ho trovato le risposte a molte delle mie domande. ‘Fatalità’ ho aperto il libro sotto la voce Perdita e ho letto quanto vi riporto qui di seguito:

Nuove esperienze meravigliose entrano adesso nella mia Vita. Io sono al sicuro.

Presto attenzione a tutto il bene che la Vita mi offre.

So che il bene risiede in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo, e che c’è qualcosa di positivo anche nelle situazioni peggiori. La perdita di un lavoro, di una persona cara o della salute mi costringono ad affrontare le mie paure più terribili. Ma vivere queste paure è normale e naturale. Eppure so che la natura aborrisce il vuoto, perciò la cosa che ho perso verrà per forza sostituita da un’altra. Dunque traggo un respiro profondo – o anche sei o sette – e affido alla Vita il compito di prendersi cura di tutti i miei bisogni Sto imparando ad avere fiducia. La Vita mi ama e non mi deluderà mai. Le cose che mi accadono sono sempre per il mio massimo bene.

Un caro amico del mio compagno, qualche giorno prima della morte di Teddy, gli aveva detto che ogni animale (cane, gatto, …) entra nella nostra Vita per insegnarci qualcosa: quando la sua missione è finita, semplicemente se ne va. E in effetti, Teddy aveva ormai compiuto la sua missione: ha accompagnato me e la mia famiglia per quasi 14 lunghi anni, finché sia io che mio fratello siamo diventati adulti e abbiamo trovato la nostra strada, finché i miei genitori hanno costruito un nuovo equilibrio, finché io e il mio compagno Gianluca non siamo andati a vivere insieme e abbiamo deciso di passare il resto della nostra vita insieme. Non da ultimo, Teddy ha saputo farsi amare da tutti, compreso Gianluca che all’inizio non provava certo un grande affetto per lui, non avendo mai avuto cani in casa prima. Gli piaceva certo, ma non c’era un rapporto molto stretto tra di loro. Teddy ha saputo compiere anche questo miracolo: nell’ultimo anno lui e Gianluca erano diventati davvero inseparabili….

Un’altra cosa che, personalmente mi ha aiutato molto, è stato condividere quello che stavo passando con le persone a me più care. Mi sono data il permesso di piangere e di essere triste e, allo stesso tempo, di non rimanere in quegli stati troppo a lungo, di ricordare i momenti belli che avevo condiviso con Teddy e di portare sempre con me l’amore che lui mi ha dimostrato e che io ho provato per lui (e che proverò per sempre!).

Cheryl Richardson, grande scrittrice, trainer e coach americana, mi ha scritto per l’occasione un’affermazione meravigliosa e, inoltre, moltissime persone della sua community di Facebook mi hanno scritto dall’America messaggi pieni di amore e di speranza. Non mi sono mai sentita sola, anzi: l’amore e l’affetto delle persone che mi hanno supportato è stato un regalo immenso, che ha addirittura valicato i confini geografici! Un’esperienza davvero indimenticabile….

Quando ho poi detto a Cheryl che il mio fedele amico ormai non c’era più, lei mi ha scritto: “Cerca vicino a te i segnali di Teddy, perché lui è sempre lì al tuo fianco, anche se non puoi vederlo!”. Il giorno dell’eutanasia quando stavamo tornando a casa dall’ambulatorio veterinario, ero in macchina con mio mamma, mio fratello e il mio compagno e ad un certo punto abbiamo alzato gli occhi al cielo: una nuvola aveva esattamente gli stessi lineamenti di Teddy, le sue orecchiette a punta, la sua codina, le sue zampette… sembrava che corresse felice e che ci stesse salutando! E’ un’immagine che resterà impressa nella mia memoria per sempre…. Cheryl aveva proprio ragione!! Adesso guardo spesso il cielo… so che lui è lì che corre felice e ci sta aspettando. Un giorno staremo di nuovo assieme…

Grazie Teddy per tutto quello che mi hai dato e per ciò che mi hai insegnato! E’ stato un onore averti con noi… sei stato, per me e per la mia famiglia, un grande Maestro!

Una bella foto di un paio d'anni fa di Teddy con me, mia mamma e mio fratello in vacanza a Grottammare.

25 Comments

  1. La mia pimpa , gattina di quasi 2 anni se n è andata15 giorni fa investita da un auto. Non riesco ad aver pace. Era amore puro

    • Ciao Massimo! Lo immagino e mi dispiace molto… Un abbraccio forte!

  2. sono capitata qui per caso… cercando conforto. Volevo solo dirti GRAZIE. Ho letto e riletto ciò che hai scritto ed è stato “grande” per me. Grazie.

    • Ciao Emanuela! Ne sono felice… 🙂 Grazie a te per avermi scritto!

      • Ciao erika,ho letto tutto quello che hai scritto e mi cisono ritrovata…e quando ho visto la foto…ho avutto un brivido. Teddy era un westie.come la mia kale’,che mi ha lasciato il 20 giugno scorso.ora saranno insieme…ciao cuoricini…

        • Ciao Monica, sicuramente il mio Teddy e la tua dolce Kale’ staranno giocando insieme ora, divertendosi come matti! 🙂
          Un affettuoso abbraccio e grazie per avermi scritto!

  3. Tre mesi senza il mio ronny anche il mio dolce pechinese e cresciuto con me da quando ne avevo 10, 14 anni di vita assieme poi anche lui tumore e insuffi renale me l hanno portato via e mi manca così tanto passo giorni tranquilli e altri mi vengono degli attacchi di panico quando penso che non lo rivedrò davvero più poi cerco in internet e leggo questo articolo la tua storia e come la mia tutti i tuoi dettagli sono identici ai miei anche io ho una foto scattata un mese fa al mare da mia sorella le nuvolette a caso con le sue sembianze intento a correre e come se ci salutasse felice e sono sicura che è proprio così! E che tutti i nostri angeli batuffolosi ci stanno aspettando e anche se non li vediamo loro sono sempre accanto a noi ne sono certa. Lui è e sarà per sempre con me! Grazie per questo articolo non sai quanto mi è stato d aiuto

  4. Buonasera a tutti, anche io non ho mai scritto in un forum ma sono contenta di poterlo fare.. Due settimane fa il mio gatto è morto… Una storia molto dolorosa per me e mio marito. Questo bellissimo micio nero e un po’ selvaggio (che abbiamo chiamato Miles Davis:)) ci ha “adottati” 4 anni fa, poco prima che ci sposassimo. È stato il mio primo gatt ( ho vissuto con un cane per 18 anni e non avevo avuto nessuna esperienza felina, mentre mio marito diverse, è proprio innamorato di questi esseri superiori). Ho scoperto un amore infinito… Un rapporto d’amore paritario e unico, una comunicazione ed un affetto ineguagliabili. Mi è stato accanto quando mi sono dovuta reinventare una professione, quando mio marito perse il lavoro e ne trovo’ uno migliore (ma non poteva saperlo), quando i primi anni del matrimonio mettevano in luce tutti i nostri limiti e la nostra incapacita’ di comunicare. Miles è stato qui, per tutto il tempo…. A vederci crescere e diventare autonomi in amore… Ad ingoiare, nel vero senso della parola, tutti i dolori ed i dispiaceri, tanta rabbia e solitudine. Senza smettere mai difarci sentire il suo amore. Dopo due mesi di avanti e indietro dal suo (ex) veterinario (non faro’ nomi ma avrei tanto da dire..), continuando a perdere peso, presa dallo sconforto di non vederlo migliorare, l’ho portato in una clinica veterinaria a Milano. Medici superlativi si sono presi cura di lui con un amore ed una competenza commoventi. Con un’operazione rischiosissima gli hanno asportato un tratto di intestino (aveva un megacolon causato da intossicazione da piombo, causata da due piombini di carabina che il primo veterinario non ha reputato di togliere due anni fa e noi ci siamo fidati ovviamente). Sembrava riprendersi. Con timore, mio marito ed io speravamo…. E tutti i giorni andavamo a trovarlo in clinica. Sabato 1 febbraio subentra uno pneumorace e Miles fatica a respirare. È cosi piccolo e magro … Puo’ rientrare nelle complicanze post intervento e non ci preoccupa tanto, ci dicono dalla clinica. Domenica mattina,2 febbraio infatti Miles respira meglio. Raccoglie tutte le sue forze e ci fa due Miao bellissimi. Ci commuoviamo e rientriamo a casa col cuore colmo di gratitutdine e speranza. Alle 19 la situazione si aggrava, il respiro di Miles peggiora, alle 21 il suo grande cuore smette di battere. Il Dr, in lacrime mi racconta che è uscito del liquido dalla sua gola e che non si soiega cosa possa essere. Scopriremo qualche giorno dopo che si trattava di un liquido intestinale che era passato attraverso un foro che si è scoperto aveva nel diaframma, con tutta probabilita’ conseguenza del piombino che gli ha praticamente attraversato la spalla per conficcarsi nello sterno e che secondo il primo veterinario (un macellaio che oer sbloccare l’intestino gli ha iniettato via rettale e bocca non so quanti dl di vaselina, SENZA ANESTESIA), poteva restare dov’era.
    Io non so dire se Miles sarebbe ancora qui. Di certo è stato un Maestro, un Angelo, un Figlio. So che devo essergli grata ma in questo momento c’e’ un vuoto dentro e intorno a me. Ogni angolo di casa parla di lui e mi struggo per le volte che avrei dovuto dargli piu’ retta, cercare di capire i segnali… Non l’ho difeso . Lui ci ha salvati. Ora mi sento come nuda, sola in mezzo a un bosco, con tanta pioggia.
    Guardare questo dolore mi spaventa. Allo stesso tempo mi sto concedendo di viverlo e di piangere… Spero lui sappia che seppur con tutti i nostri limiti è stato amato infinitamente.
    Scusate se mi sono dilungata, spero di non avervi annoiati e grazie per questo sfogo.
    Sabrina

    • Ciao Sabrina grazie mille per aver condiviso qui con noi la tua esperienza. Personalmente credo che gli animali ci ‘scelgano’, per ciò che hanno da donarci e per ciò che noi daremo loro. Ricordati che sia tu che tuo marito, avete fatto del vostro meglio con ciò che potevate e sapevate in quel momento. Quando l’avete ritenuto giusto avete anche cercato una nuova clinica dove farlo visitare ed operare. Non avete nulla di cui rimproverarvi: avete fatto tutto il possibile! Ci vorrà del tempo per superare questo dolore, certo… ma di sicuro Miles sa quanto lo avete amato! Ti abbraccio forte…

      • Ciao Erica ,queste parole mi sono di conforto ora: gli animali ci scelgono per quello che hanno da donarci e per ciò che noi daremo loro.Ho perso il mio Fioccodineve da un giorno, un meraviglioso gatto bianco che ha vissuto con noi 7 anni, insieme a sua madre ,sua nonna e suo zio, anche loro creature meravigliose. Grazie per le tue parole che mi aiutano a trovare un senso anche in questi momenti

        • Grazie a te Silvia per avermi scritto! Sono felice che le mie parole ti siano di aiuto… Un abbraccio forte!

  5. Ciao a tutti coloro, che amano gli animali purtroppo, pochi giorni fa ho dovuto prendere una decisione molto dolorosa a quanto riguarda la mia cagna, di nome Asia ho dovuto farla sopprimere, non e stato per niente facile perche gli volevo un bene infinito, mi ha fatto compagnia per quasi 14 anni e prima di lei mi mori un’altra cagna di nome Sally dopo 16 anni insomma quello che voglio dire non bisogna mai smettere, di amarli e aiutare labbandono

  6. Ciao Erika, mercoledì mattina abbiamo dovuto fare l’eutanasia al nostro cagnolino di 17 anni. Aveva avuto 3 ictus, prendeva 3 pastiglie al giorno, lo abbiamo curato fino alla fine. Io ora sento un vuoto immenso, la casa mi sembra vuota, soprattutto la camera dove lui dormiva con me. Mi chiedo se questo dolore passerà. Mi sembra tutto inutile, senza senso…forse in futuro prenderemo un altro cane al canile (anche se mi sembra di fare uno sgarbo a toby). Per ora giustamente aspettiamo per elaborare il lutto. Comunque un po’ le tue parole mi hanno rincuorato:))) Giorgio

    • Ciao Giorgio, mi dispiace molto per il tuo Toby. Capisco benissimo ciò che stai passando… quando perdiamo il nostro fedele amico a quattro zampe, sentiamo un vuoto immenso e la casa senza di lui ci sembra vuota. Ho vissuto le stesse tue emozioni quando ho perso il mio amato Teddy. Ma ti posso assicurare che con il tempo il dolore passerà, e quello che adesso ti sembra un vuoto immenso si attenuerà e tu sarai capace di amare di nuovo un altro cane, senza sentirti di fare uno sgarbo a Toby… anzi, riproverai ancora le stesse gioie ed emozioni di vivere con chi ti ama sempre, in maniera incondizionata e vedrai, anche se sarà magari diverso da ciò che hai provato con Toby, sarà comunque meraviglioso!! Sono felice che le mie parole ti abbiano rincuorato :))) Un abbraccio di cuore! Erica

  7. E’ la prima volta che entro in questa pagina, ho conosciuto louise hay da poche settimane grazie alla mia maestra di vita,la mia psicologa. Sono veramente felice di poter imparare dai suoi insegnamenti ed un giorno riuscire a poter far miei tutti questi meravigliosi messaggi positivi! Bellissima la tua storia d’amore col tuo teddy, ti capisco molto bene perche’ io ne ho due che amo infinitamente, grazie per questo tuo insegnamento d’ amore incondizionato,mi sono molto emozionata e commossa! grazie..ciao rossella!!!

  8. E' la prima volta che scrivo qui…. Ma amo molto i gatti e quindi "son stata presa" dall'argomento. Ne ho avuto dieci, e tutti, chi prima e chi dopo, mi hanno lasciata, o per malattia o per incidenti in strada. L'ultima gattina aveva solo 7 mesi quando è stata investita da un'auto. Questa morte per me è stata assai traumatica e ne ho sofferto tantissimo! E così non ho voluto più altri mici per più di due anni e mezzo. Se l'avessi fatto avrei voluto cambiare casa, andare in qualche via tranquilla, per non vivere sempre con quella maledetta paura… E invece, 1 mese fa sono andata all'AIPA ed ho preso due meravigliosi e terribili micini! Me ne fanno di tutti i colori, ma io accetto tutto per la gioia che provo anche nel solo osservarli…. Sono due veri birichini, ma li amo già tantissimo! Non so se cambierò casa.. Insomma, non è così facile.. vedremo.

    Dopo aver letto che ogni animale ti arriva per farti capire qualcosa, ora mi chiedo cosa mi hanno portato queste due "simpatiche canaglie"! Per ora, amore, tanto amore!!!

    Ciao, Emily

  9. Ciao Erica, anche io sto leggendo in questi giorni un libro di Louise Hay e ho trovato questo sito per caso. Leggendo la tua storia e vedendo la foto del tuo Westie mi ha fatto pensare al mio Merlino che gli somigliava tantissimo. Il 5 novembre 2010, dopo 15 anni ci ha lasciato per un problema al fegato. Ha vissuto una vita piena di amore e nel giro di 2 settimane che non si capiva cosa avesse di preciso, se n'è andato via. Mentre ti scrivo mi scendono ancora le lacrime e quello che ti ha detto il tuo amico è vero. Anche il mio Westie mi ha accompagnato per un lungo periodo della mia vita. Ormai era il mio amico inseparabile, dormiva con me, usciva in macchina con me e la sua perdita è stata un dolore allucinante. La notte prima che se ne andasse ha sofferto tanto ed io mi sono sdraiata di fianco a lui, spostandolo prima su lato, poi sull'altro per alleggerire il suo dolore e gli ho detto: "Amico mio, se è arrivato il tuo momento, non soffrire più, puoi andare il cielo… io ce la farò… io ti ringrazio per tutto quello che mi hai insegnato… grazie piccolo tesoro mio" E la mattina successiva si è addormentato tra le braccia di mio padre mentre lo portavamo dal veterinario per capire se potevamo fare ancora qualcosa per salvarlo. Dopo 6 mesi di grande sofferenza, ho deciso di prendere un nuovo cucciolo della stessa razza, dallo stesso allevamento e mi fa piacere pensare che sia uno dei suoi nipotini. Il carattere di Marley (l'ho chiamato così dopo aver visto il bellissimo film "Io e Marley") è diverso perchè ogni cane è unico, però questa nuova presenza in casa mi ha ridato la forza di vivere, ed anche lui è speciale a modo suo. Ti abbraccio forte Tiziana

    • Ciao Tiziana… grazie mille per le tue bellissime parole!! Noi dopo il Westie abbiamo deciso di prendere un Cavalier, si chiama Matisse! Hai ragione quando dici che ogni cane è unico perché Matisse è diverso da Teddy, anche se a volte me lo ricorda tanto. Anche per me è stato bello avere di nuovo un cucciolo per casa e sono contenta di aver riaperto il mio cuore ad un altro animale, nonostante la sofferenza immensa che ho vissuto un anno fa. E' bello sapere che anche altre persone si ritrovano nelle parole che ho scritto in questo articolo…. spero che adesso Teddy e Merlino stiano giocando insieme felici!!! 🙂 Un dolce abbraccio anche a te e grazie per avermi scritto…. Erica

  10. Sono arrivata…per caso…qui. Ma niente e' per caso. Oggi leggevo "puoi guarire la tua vita" di Loise Hay, e questa sera ho cercato un po' di affermazioni su internet, non so proprio cosa cercavo, solo che quando ho cominciato a leggere della morte di Teddy..ecco..ho capito: ho avuto un fedele compagno per venti anni, Max, uno Yorkschire biondo, di grandezza media, ed e' morto il 30 di Dicembre. Anche i miei genitori non ci sono piu' ed il dolore e' lo stesso, i singhiozzi ti partono dal profondo, da un punto cosi' viscerale e nascosto di te, che non sai riconoscerti in quella sofferenza. Il pensare di non sentire piu' il suo peso sopra al letto, vicino ai miei piedi, mi faceva soffrire. Poi ho deciso di non soffrire piu', Ho allontanato i pensieri tristi ed ho fatto posto al pensiero di qualcosa di nuovo che sarebbe arrivato. Due settimane dopo mi hanno regalato Chris. Una signora che non poteva piu' tenerlo cercava qualcuno che lo amasse e lo tenesse con se'. Chris e' uno yorki di un anno e qualche mese, mi distrugge casa ed io lo adoro. Le lezioni in tv di Cesar, lo psicologo da cani, mi aiutano, ed io sono felice di prendermi curta di un altro esserino. Penso che la cosa migliore sia amare un altro cane o gatto, un altro essere che sapra' ricambiare con uguale affetto. Le persone che dicono "non voglio soffrire ancora" si precludono non solo altri dolori, ma anche altre gioie e questo vale per tutto quello che si vive in questa vita. A nuove gioie….

    • Ciao Franca… come ti capisco!!! Anche per me non è stato facile superare la morte del mio adorato Teddy: anche se è passato quasi un anno ormai, mi manca sempre immensamente! Dallo scorso novembre abbiamo un nuovo cane, si chiama Matisse e, come è successo anche a te con Chris, anche noi lo adoriamo 🙂 è bello avere di nuovo un cucciolo per casa che ti insegna ogni giorno cos'è l'amore incondizionato! Anche io e il mio compagno guardiamo Cesar in tv e ho anche letto il suo libro "L'uomo che parla ai cani": è molto bello, se ti piace leggere te lo consiglio ci sono un sacco di spunti interessanti!! Ti abbraccio e un caro saluto anche al piccolo Chris…

  11. Purtroppo so cosa vuol dire…. il vuoto in casa diventa incolmabile e insopportabile…. continuavo a guardare la sua brandina, i suoi giochi e piangevo…finchè qualcuno non mi ha tolto tutto da sotto gli occhi e mi ha detto " fa che la sua morte non sia stata invana" e così sono andata in un canile…è stata dura, poi ho visto lei, Chicca, e mi ha riempito nuovamente il cuore di gioia. Non cercare Teddy tra le nuvole, cercalo tra le centinaia di occhi di un canile, lo troverai ne sono sicura! Non sono una scrittrice nè una trainer ma queste cose te le dico col cuore perchè ci sono passata per prima…. Scusami se mi sono permessa.

    • Ciao Sonia grazie per la tua condivisione… in effetti abbiamo già deciso di prendere un altro cucciolo a cui dare di nuovo tutto il nostro amore incondizionato!!! Saluti alla tua Chicca e un abbraccio a te 🙂

  12. …grazie Erica per questo post e per le tue riflessioni che mi toccano profondamente….un abbraccio, anche da Eliot 🙂

  13. Belllissime queste parole, è successa anche a me la stessa cosa, avevamo una cagnolina che è rimasta con noi per 19 anni, con un'altra trovatella rimasta con noi anche lei molti anni, quest'ultima si è ammalata di un male incurabile, e ho dovuto farle fare l'iniezione.. la piccolina di 19 anni si è spenta 3 mesi dopo di vecchiaia…non avrei mai voluto che se ne andassero, ma sò che la loro breve vita è stata piena d'amore e il loro ricordo continua e rimanere nel mio cuore e nella mia mente… è proprio vero ci insegnano davvero tantissimo… è stata la prima cagnolina che ho avuto nella mia vita perchè la mia famiglia non ne voleva, ho dovuto insistere per averla quando avevo 10 anni , e adesso la mia famiglia i cani li adora, e penso che sensza cani non possiamo più stare. Ho ringraziato l'universo e la natura per aver permesso a quel corpicino, a quella creatura di restare con me per tutto quel tempo..e penso di essere stata molto fortunata ad averle avute vicino così tanto, loro biologicamente non sono come noi, e prima o poi se ne vanno… l'importante è non farle mai soffrire per il breve periodo che restano con noi, perchè veramente ci insegnano un'infinità di cose….. <3

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